Zeppole di San Giuseppe! Che delizia…
Zeppole: da “zippula” a “zeppola”, un viaggio tra storia e… frittura!
Amici guagliù, oggi vi porto nel magico mondo delle zeppole, un dolce che fa venire l’acquolina in bocca solo a nominarlo! Ma sapete da dove viene questo nome così simpatico? E soprattutto, sapete come si preparano queste delizie fritte?
L’origine del nome: un mistero avvolto nella… farina!
Ci sono diverse teorie sull’origine del nome “zeppola”. La più accreditata la fa derivare dal latino “cippus”, che significa “ceppo” o “pezzo di legno”. In napoletano, “zeppa” indica proprio un pezzo di legno utilizzato per sostenere qualcosa. Ebbene, sembra che la forma della zeppola ricordi proprio una piccola zeppa.
Ma c’è anche chi sostiene che il nome derivi dall’arabo “zalabya”, un dolce fritto simile alla zeppola. E poi c’è la teoria più fantasiosa, quella che la fa risalire a San Giuseppe, il papà di Gesù, che per sbarcare il lunario faceva il “zeppolaro”. Insomma, un vero e proprio giallo culinario!
La ricetta delle zeppole: un’esplosione di gusto!
Ma passiamo alla parte più interessante: la ricetta! Preparatevi, perché questa è una vera e propria sinfonia di sapori.
Ingredienti:
- 250 g di farina 00
- 50 g di burro
- 250 ml di acqua
- 4 uova
- Un pizzico di sale
- Olio di semi per friggere
- Crema pasticcera per farcire
- Amarene sciroppate per decorare
- Zucchero a velo per spolverare
Preparazione:
- In una pentola, portate a ebollizione l’acqua con il burro e il sale.
- Versate la farina tutta in una volta e mescolate energicamente con un cucchiaio di legno, finché l’impasto non si stacca dalle pareti della pentola.
- Togliete dal fuoco e lasciate intiepidire.
- Aggiungete le uova una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta.
- Trasferite l’impasto in una sac à poche con bocchetta a stella.
- Scaldate abbondante olio di semi in una padella.
- Formate le zeppole, spremendo l’impasto a spirale direttamente nell’olio caldo.
- Friggete le zeppole fino a doratura, girandole di tanto in tanto.
- Scolatele su carta assorbente e lasciatele raffreddare.
- Farcite le zeppole con la crema pasticcera e decoratele con le amarene sciroppate.
- Spolverate con zucchero a velo e servite.
Curiosità napoletane: zeppole e… tradizioni!
A Napoli, le zeppole sono le regine indiscusse della festa di San Giuseppe, il 19 marzo. Ma si preparano anche a Carnevale e in altre occasioni speciali. Ogni famiglia ha la sua ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione.
E poi c’è il rito della “zeppola a portafoglio”, quella che si mangia piegata a metà, come se fosse un panino. Una vera e propria istituzione!
Zeppole e… superstizioni!
Come ogni dolce tradizionale che si rispetti, anche le zeppole sono avvolte da superstizioni e credenze popolari. Si dice, ad esempio, che se la zeppola si apre durante la frittura, porterà sfortuna. E che se si brucia, ci sarà un litigio in famiglia.
Ma non preoccupatevi, amici guagliù, sono solo dicerie! L’importante è preparare le zeppole con amore e condividerle con le persone che amiamo.
Zeppole e… filosofia!
Le zeppole sono un po’ come la vita: a volte sono dolci, a volte sono amare, ma alla fine sono sempre una delizia! E allora, amici guagliù, gustiamoci ogni momento, proprio come si fa con una zeppola appena fritta!
Ecco un paio di video che possono aiutarti a farle a casa!
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